Come funziona il Superbonus nel 2023. Ecco le regole aggiornate, le scadenze e il quadro dei destinatari con tutte le novità anche su cessione e sconto in fattura
Dal 2023 è partita la fase di transizione del Superbonus da 110 % a 90 %, depotenziato con un sistema “a scalare” e modificato con interventi che hanno interessato soprattutto le unità unifamiliari, le rate per le spese sostenute e lo sconto fiscale per gli impianti fotovoltaici.
La disciplina del Superbonus è stata spiegata dall’Agenzia delle Entrate a giugno 2023 e modificata dal Decreto omnibus. Fino a fine anno, è disponibile un nuovo calendario delle scadenze per il Superbonus “pieno” e le regole sullo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura dal 17 febbraio 2023, valido solo per i nuovi interventi.
In questa guida vi spieghiamo in modo chiaro e dettagliato cos’è e come funziona Superbonus nel 2023, quali sono le varie scadenze del passaggio da 110% a 90% e tutte le novità introdotte dal legislatore.
COS’È IL SUPERBONUS
Il Superbonus è una misura che incentiva l’ammodernamento e la ristrutturazione di edifici e consiste, nella sua versione originaria, in un’agevolazione riconosciuta sotto forma di detrazione fiscale pari al 110% delle spese sostenute per tali interventi.
Più precisamente, l’incentivo si applica alle spese di realizzazione di specifici interventi finalizzati all’efficienza energetica e al consolidamento statico o alla riduzione del rischio sismico degli edifici. Per applicarlo è necessario che l’edificio oggetto di interventi ottenga un miglioramento di almeno due classi energetiche.
Attivo dal 1° luglio 2020, il Superbonus è stato istituito dall’articolo 119 del Decreto Rilancio convertito in Legge e modificato a più riprese negli ultimi due anni e mezzo, fino al suo ridimensionamento dal 2023.
Tra le modifiche più rilevanti rispetto alla normativa originaria, vi sono quelle introdotte con il Decreto Legge 16 febbraio 2023, n. 11, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.40 del 16-2-2023, che ufficializza lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura per fruire del Superbonus (così come di altri bonus edilizi), lasciando come unica possibilità per i nuovi interventi, la classica detrazione in fase di dichiarazione dei redditi. Il Decreto blocca cessioni convertito in legge (testo coordinato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.85 del 11-04-2023) ha poi previsto delle eccezioni allo stop sulla cessione.
Tutte le ultime modifiche, comunque, sono spiegate e riassunte nella Circolare n. 13 del 13 giugno 2013 dell’Agenzia delle Entrate spiega le ultime modifiche normative, che di fatto riassume le novità introdotte da Decreto “Aiuti-quater”, legge di Bilancio 2023 e Decreto “Cessioni”.
Vediamo, quindi, alla luce delle ultime novità legislative, come cambia il Superbonus dal 2023.
COME CAMBIA IL SUPERBONUS NEL 2023
Sin dalla sua introduzione, il Superbonus ha evidenziato problematiche applicative. Ciò ha costretto il Parlamento e il Governo a intervenire più volte per cercare di migliorare la misura in due direzioni per renderla, da una parte, più sostenibile per le Casse dello Stato e, dall’altra, per aggirare le frodi nelle cessioni del credito.
Le novità in questa direzione per il 2023 sono quindi le seguenti:
- il passaggio della detrazione applicabile del Superbonus da 110 % a 90 % a partire dal 1° gennaio 2023 per la generalità dei casi e dei soggetti ammessi all’incentivo, stabilita dal Decreto Aiuti Quater, salvo eccezioni. I casi esclusi dalla diminuzione sono individuati dalla Legge di Bilancio 2023 e sono quelli che vi spighiamo in questo focus;
- il Decreto Omnibus ha prorogato al 31 dicembre 2023 il Superbonus per le abitazioni unifamiliari (cioè le villette), a condizione che la data di attestazione del SAL 30% sia al 30 settembre 2022. Ve ne parliamo anche in questo focus dedicato. Restano invariate le scadenza per condomini e le norme sul Superbonus 90% che vi indichiamo in questa guida;
- lo stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura dal 17 febbraio 2023 con il Decreto Legge 16 febbraio 2023, n. 11. Il Governo, come vi spieghiamo in questa guida, ha bloccato questa possibilità i nuovi interventi. In sostanza, il testo annulla la cessione del credito e lo sconto in fattura per il Superbonus, ma anche per altre misure quali Sismabonus, Ecobonus, bonus facciate, impianti fotovoltaici, colonnine di ricarica, il Bonus ristrutturazione, il Bonus condizionatori, il Bonus tende da sole e il Bonus zanzariere. Resta la possibilità di cedere il credito per il bonus barriere architettoniche e vengono introdotte delle novità procedurali che vi illustriamo in questa guida;
- l’aumento da 4 a 5 del numero totale delle possibili cessioni del credito, possibile solo per gli interventi già avviati prima del 17 febbraio 2023. Risulta, quindi, esserci una prima cessione libera tra tutti i soggetti, seguita da massimo 3 passaggi ulteriori (non più due come in precedenza) in favore di soggetti qualificati come banche, intermediari finanziari oppure assicurazioni. Infine, le banche hanno la possibilità di cessione del credito, per un ulteriore passaggio, ai loro correntisti muniti di partita IVA. Questa novità è stata introdotta dal Decreto Aiuti Quater convertito in Legge, dopo un primo ok in Legge di Bilancio 2023 per il periodo scoperto tra il 1° gennaio all’entrata in vigore, appunto, del DL Aiuti Quater. Per conoscere altri dettagli sulla cessione del credito e sul regime di responsabilità vi consigliamo di leggere il nostro focus;
- la possibilità per le imprese che realizzano lavori con il Superbonus e hanno problemi di liquidità di accedere alle garanzie SACE, per i cosiddetti “prestiti ponte”. Parliamo di finanziamenti a garanzia pubblica, a corto termine, per chi ha un credito in attesa di essere incassato. L’obiettivo della misura è cercare di sbloccare il mercato edile.
- la possibilità di ripartire la detrazione in 10 anni, anziché in 4, per le spese sostenute nel 2022, in base a quanto previsto dal Dl n. 11/2023;
- lo sconto fiscale per gli impianti fotovoltaici che la Legge di Bilancio 2023 ha esteso alle Onlus, alle Organizzazioni di volontariato (Odv) e alle Associazioni di promozione sociale (Aps): il beneficio vale anche per l’installazione di sistemi di accumulo integrati negli impianti.
COME FUNZIONA IL SUPERBONUS 2023
La detrazione relativa al Superbonus può essere fruita solo con la classica detrazione in fase di dichiarazione dei redditi. Come accennato, con il Decreto Legge 16 febbraio 2023, n. 11, il Governo ha bloccato dal 17 febbraio 2023 la possibilità di usufruire della cessione del credito e dello sconto in fattura.
Ovviamente, la stretta del Governo vale solo per i nuovi interventi edilizi (quindi non quelli già avviati) per cui non sarà più possibile ricorrere alla cessione del credito o allo sconto in fattura, mentre resta la strada della detrazione d’imposta.
Per gli interventi già avviati al 17 febbraio, ovvero quelli che vi illustriamo in questa guida, si potrà ancora usufruire del Superbonus in tre modi diversi, ossia:
- direttamente entro i limiti di capienza dell’imposta annua derivante dalla dichiarazione dei redditi. In tal caso, viene ripartita (secondo le regole valide dal 1° gennaio 2022 e anche per il 2023), in 10 quote annuali di pari importo (non più 4 come deciso nel Decreto blocca cessioni convertito in legge). Va fatta secondo le regole della Risoluzione AdE n. 19 del 2 maggio 2023 che istituisce i nuovi codici tributo validi dal 1° aprile 2023;
- con lo sconto in fattura, ovvero optando per un contributo anticipato sotto forma di sconto praticato dai fornitori dei beni o servizi;
- con la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari entro specifici limiti che vi spieghiamo più avanti.
Come stabilito nel Decreto Omnibus e spiegato in questo focus, si può ancora usufruire del Superbonus fino al 31 dicembre 2023 per i lavori realizzati sulle unità unifamiliari, a condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo (nel cui computo possono essere anche compresi i lavori non rientranti nel Superbonus).
I contribuenti possono ripartire in 10 anni (anziché in 4) le detrazioni derivanti dalle spese sostenute nel 2022 per interventi edilizi rientranti nel Superbonus. Questa nuova possibilità, che punta ad agevolare la fruizione della detrazione da parte dei contribuenti, decorre a partire dal periodo di imposta 2023.
CHI PUÒ USUFRUIRE DEL SUPERBONUS
Il Superbonus si applica agli interventi effettuati dai seguenti soggetti:
- condomìni;
- persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività di impresa, arti e professioni, che possiedono o detengono l’immobile oggetto dell’intervento. Vale anche per i proprietari (o comproprietari con altre persone fisiche) di edifici costituiti da 2 a 4 unità immobiliari distintamente accatastate;
- Istituti autonomi case popolari (IACP);
- cooperative di abitazione a proprietà indivisa su immobili dalle stesse posseduti e assegnati in godimento ai propri soci;
- ONLUS, associazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale;
- associazioni e società sportive dilettantistiche, limitatamente ai lavori destinati ai soli immobili o parti di immobili adibiti a spogliatoi.
I soggetti IRES rientrano tra i beneficiari nella sola ipotesi di partecipazione alle spese per interventi trainanti effettuati sulle parti comuni in edifici condominiali. Per soggetti IRES, si intende quelli passivi dell’Imposta sul Reddito delle Società, come per esempio, le società di capitali, gli Enti pubblici e gli enti privati, diversi dalle società e simili.
Infine, come chiarito dalla circolare n. 13/E, il Superbonus per l’installazione di impianti fotovoltaici può essere fruito dalle Onlus, le Organizzazioni di volontariato (Odv) e le associazioni di promozione sociale (Aps) in misura piena (110%, senza nessuna diminuzione) anche per il 2023.
FONTE: ticonsiglio.com