L’avevamo già capito, il Superbonus 110% avrebbe subito una proroga.
Infatti, eccoci arrivati a questo punto!
Anche se il premier Mario Draghi aveva annunciato più volte che tale misura avrebbe subito un’estensione, nulla era ancora ufficiale.
Invece, finalmente ora la bozza di tale misura è stata scritta!
Infatti, il Superbonus 110% sarà attivo fino al 2023. Tuttavia, come avevamo preannunciato, ci sono delle differenze importanti che dobbiamo tenere a mente.
L’obiettivo del Governo Draghi è stato quello di estendere tale misura ad una più ampia platea di beneficiari e di snellire la burocrazia richiesta per accedere al bonus.
Dunque, il bonus 110% è stato perfezionato e ora avrà delle vesti diverse.
Infatti, si parlerà dell’istituzione della CILAS, delle nuove categorie catastali ammesse, del cambio di residenza e dei nuovi requisiti per i lavori trainanti e trainati.
In questo articolo approfondiamo nel dettaglio quali sono le novità che riguardano il Superbonus 110% e come poter sfruttare tutto ciò che, ad oggi, è previsto!
Superbonus 110% proroga: quali sono gli obiettivi di Draghi?
Non c’erano dubbi sul fatto che tale misura sarebbe stata prorogata.
Infatti, Mario Draghi si era palesemente esposto a favore di un allungamento della misura del Superbonus 110%.
Infatti, questa misura è stata resa necessaria per portare ad una vera e propria ripresa nel settore edilizio, duramente colpito dalla pandemia da Covid-19.
Tuttavia, il Governo Draghi non si è limitato a prorogare la misura così com’era, ma ha fatto di più.
Ha applicato alcuni aggiustamenti per ampliare la platea e per renderla in linea con il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), dunque con gli obiettivi relativi alla sostenibilità voluti anche dall’Unione Europea.
Infatti, dato che a causa del Covid-19 l’Italia è stata duramente colpita, l’Unione Europea ha dato una grande somma al nostro Paese per rialzarsi.
Di conseguenza, tutti i fondi che ora vengono spesi in Italia sono sotto la lente di ingrandimento dell’UE.
Questo cosa vuol dire?
Ciò significa che adattare delle misure al volere dell’Europa può essere un ottimo compromesso.
Inoltre, per mezzo della proroga di tale bonus si potranno raggiungere altri obiettivi ambiziosi quali il risparmio di energia e una riduzione della produzione di anidride carbonica.
Tutto ciò potrebbe avere un risvolto positivo su grande scala.
Infine, ultimo degli obiettivi degni di nota del Governo riguarda l’estensione del contributo anche al Sud Italia.
Mi spiego meglio.
Il Superbonus 110% esisteva già anche al Sud. Tuttavia, le Regioni che ne hanno usufruito maggiormente sono state quelle del Nord e del Centro. Di conseguenza, è necessaria una comunicazione indirizzata nello specifico a tutte quelle persone che abitano nel Sud Italia per far conoscere tale bonus.
Superbonus 110%: come funziona?
Non dimentichiamo le origini di tale bonus. Esso è stato introdotto con il Decreto Rilancio con l’obiettivo di aiutare a svolgere lavori di riqualificazione per la riduzione del rischio sismico e per l’efficientamento energetico.
Tale incentivo aveva la sua data di scadenza a dicembre 2022. Tuttavia, com’era facile intuire dalle parole di Draghi, tale misura è stata prorogata.
Tutti coloro che vogliono effettuare lavori di riqualificazione possono sfruttare questa possibilità offerta dalla proroga.
Inoltre, essendo un bonus al 110%, non sarà necessario sborsare nulla.
Non solo lavori di ristrutturazione, ma anche costi diretti al corretto svolgimento dei lavori quali costi di progettazione, ad esempio.
Le modalità per mezzo delle quali si può beneficiare del Superbonus 110% sono tre:
- Credito d’imposta;
- Sconto in fattura;
- Cessione del credito a terzi.
Superbonus 110%: la fine dello stato legittimo dell’immobile e l’arrivo della CILAS
Tra i cambiamenti di maggior rilievo per quanto riguarda il Superbonus 110% 2.0 sta nella CILAS, ossia la CILA Superbonus.
Tale documento ha la scopo di semplificare l’accesso alle misure proposte.
La CILAS sarà utilizzata al posto dello stato legittimo dell’immobile. In questo modo si va a snellire di molto la burocrazia ed i documenti necessari.
Questo documento è entrato in vigore nel mese di agosto di quest’anno, il 5 agosto 2021.
Ma cos’è la CILAS?
Si tratta di un modello composto da otto fogli che presenta delle semplificazioni notevoli rispetto a ciò che avveniva prima.
La più grande semplificazione che possiamo riscontrare risiede nel fatto che non è più necessario presentare una documentazione grafica dei lavori che si andranno a svolgere.
All’interno del documento sarà necessario indicare solamente gli estremi relativi ai lavori da effettuare.
Dunque, in parole povere, che significa?
Te lo spiego subito.
Per poter accedere al Superbonus 110% versione 2.0 basterà una certificazione del progettista. Dunque, stop alle documentazioni grafiche e fotografiche.
Attenzione però: non tutti potranno usufruire del Superbonus 110% versione 2.0.
Se tale documento viene presentato e, successivamente, vengono rilevate delle incongruenze, il diritto a poter beneficiare del Superbonus viene meno.
Tale documento non è stato accolto di buon occhio da tutti i professionisti del mondo dell’edilizia.
Infatti, nonostante in molti abbiano apprezzato la sua semplicità, non tutti l’hanno pensata allo stesso modo.
Molti professionisti trovano che la CILAS sia un documento eccessivamente scarno, con una semplificazione eccessiva.
Tutto ciò potrebbe portare a dei veri e propri abusi edilizi, difficili da contrastare.
Superbonus 110%: nuovi immobili ammessi con la proroga!
Ebbene sì, con l’arrivo della proroga è arrivata anche la conferma definitiva che ci sono nuove categorie catastali ammesse con il Superbonus 110%.
Ricordiamo le basi prima di arrivare alle novità.
Innanzitutto è bene sottolineare che tale sussidio spetta alle persone fisiche, agli enti di volontariato ed ai condomini.
Inoltre, tra i soggetti beneficiari troviamo le società sportive, le cooperative di abitazioni e gli IACP, ossia gli Istituti Autonomi Case Popolari.
Da ora in poi non saranno solo questi i beneficiari.
Infatti, come abbiamo sottolineato in precedenza, il Governo si è posto l’obiettivo di ampliare di molto la platea dei beneficiari del bonus.
Si andranno ad aggiungere anche professionisti ed imprese. Quindi, potranno beneficiare del Superbonus 110% anche agriturismi, ristoranti o alberghi.
Per quanto riguarda gli immobili, anche in questo caso vi sono nuove categorie catastali ammesse.
A quali facciamo riferimento?
Alle categorie catastali B1, B2 e D4.
Termini che forse detti così non possono significare nulla, quindi andiamo più nel dettaglio.
Si tratta di convitti, gli ospedali, i seminari, le case di cura, conventi ed orfanotrofi, purché utilizzati ad uso socio-assistenziale.
Per poter accedere al beneficio economico è necessario che il proprietario di tali immobili svolta un’attività assistenziale per la quale non riceve alcun compenso.
Superbonus 110%: quali sono i lavori ammessi? Indicazioni per lavori trainanti e trainati
Eccoci arrivati alla sezione che riguarda i lavori ammessi per poter usufruire del Superbonus 110%.
Infatti, un’altra delle grandi novità già pre annunciata da Draghi è stata quella relativa ai cambiamenti per i lavori trainanti e trainati.
Innanzitutto capiamo la distinzione:
- I lavori trainanti sono quelli che garantiscono l’accesso al bonus in questione, in quanto oggetto di efficientamento energetico o riduzione del rischio sismico;
- Invece, i lavori trainati sono quelli che da soli non sarebbero abbastanza per ottenere l’accesso all’agevolazione, ma possono essere svolti insieme a quelli trainanti.
Ora che abbiamo fatto chiarezza circa i due termini, vediamo insieme quali sono le novità circa i lavori trainanti ed i lavori trainati.
Tra gli interventi trainati, dunque non indispensabili, vi è una nuova possibilità. Infatti, si potrà accedere ad interventi relativi all’abbattimento delle barriere architettoniche anche se nell’immobile non abita obbligatoriamente una persona disabile.
Tuttavia, per accedere a tale agevolazione, è necessario che nella palazzina abiti una persona che abbia compiuto almeno 65 anni.
Invece, per quanto riguarda i lavori trainanti ci sono importanti novità: la deroga alla distanza per il cappotto termico e il cordolo sismico.
Superbonus 110% novità e proroga: cambio di residenza
Ultima delle novità relative al Superbonus 110% riguarda proprio il cambio di residenza.
Tale estensione è stata introdotta allo scopo di ampliare ulteriormente la platea di persone che beneficiano di tale agevolazione.
Ogni volta che viene acquistata una nuova casa, lo Stato mette in campo delle agevolazioni di tipo fiscale.
Una delle condizioni più importanti per quanto riguarda tale agevolazioni riguarda il cambio di residenza, che dovrebbe avvenire entro 18 mesi.
Tuttavia, è arrivata un’estensione di tale termine in quanto, se l’immobile viene comprato per essere ristrutturato (tramite Superbonus 110%) il tempo per il cambio di residenza si sposta da 18 mesi a 30 mesi.
Superbonus 110%: ok la proroga, ma non sarà in eterno
Draghi aveva affermato che si trattava di un’ottima misura per far ripartire il sistema edilizio.
Vero.
Inoltre, la proroga ha fatto gioire molti.
Vero.
Tuttavia, nonostante tale misura sia stata prorogata, ciò non significa che durerà in eterno.
Infatti, Patuanelli, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, ha affermato che tale misura non si potrà prorogare oltre i due anni.
Tale misura non nasce per diventare strutturale, infatti. È stata istituita per aiutare il settore edilizio duramente colpito dalla pandemia da Covid-19.
Di conseguenza, è bene vederla per quello che è: un utile sostegno per la ripresa del settore edilizio.
FONTE: TREND ON LINE