Una nuova scadenza all’orizzonte per la cessione del credito e lo sconto in fattura. Secondo le ultime notizie, per il bonus ristrutturazione, l’ecobonus, il sismabonus e il bonus facciate– e non solo per il superbonus 110 – infatti, si profila una proroga delle opzioni alternative alla detrazione nella dichiarazione dei redditi.
Cessione del credito e sconto in fattura per i bonus casa 2022
Il decreto rilancio ha introdotto la possibilità di optare per lo sconto in fattura e per la cessione del credito non solo per il superbonus 110, ma anche per i bonus casa.
Questo significa che il credito maturato dal proprietario che esegue i lavori di ristrutturazione e di riqualificazione sul proprio immobile può essere, in alternativa allo sconto Irpef nella dichiarazione dei redditi, ceduto a una banca o altro intermediario finanziario, o portare direttamente a uno sconto nella fattura dell’impresa che esegue i lavori.
Una grande possibilità soprattutto per chi non possiede liquidità per sostenere tutti i costi iniziali e per gli incapienti, ovvero quelli che non hanno la capienza Irpef da cui scontare l’incentivo.
Ma la bozza della legge di bilancio 2022, la cui versione definitiva non è ancora pronta, aveva prorogato la possibilità di usufruire dello sconto in fattura e della cessione del credito fino al 2025 solo per il superbonus 110, mentre la scadenza per i bonus casa era fissata al 31 dicembre del 2021.
Sconto in fattura e cessione del credito, fino a quando?
Le feroci critiche sorte nel seno della stessa maggioranza e dalle associazioni di proprietari e di costruttori hanno adesso spinto il governo a fare marcia indietro. Il Mef infatti sta preparando un nuovo testo che introduce una proroga della cessione del credito e dello sconto in fattura anche per gli altri bonus casa e fino al 31 dicembre 2024.