Sfruttando tutti i fondi europei che arriveranno soprattutto con il Recovery Fund, è importante rivedere i piani di urbanizzazione in versione green. L’edilizia sostenibile è un settore incredibile in cui investire: negli anni sarà un fiore all’occhiello per i Paesi, in vista della neutralizzazione climatica programmata dell’UE entro il 2050. E poi, gli immobili di fascia energetica massima sono gli unici che non perdono alcun valore sia nella vendita che nell’affitto.

Mercato immobiliare: le previsioni di Bankitalia

Il capo del dipartimento immobili della Banca d’Italia, Luigi Donato, ha pubblicato un report con le sue previsioni sull’evoluzione del mercato immobiliare italiano subito dopo la pandemia.

Secondo Donato, entreranno in forte crisi i modelli tradizionali dei condomini delle grandi città, caratterizzati ora dall’assenza di spazi comuni e all’aperto. Prevarranno, secondo lui, costruzioni più “friendly” verso lo svago. Inoltre, una rivincita si prenderanno le zone rurali nei confronti delle aree metropolitane.

Per quanto riguarda il settore degli immobili destinati a diventare uffici, per ora le grandi aziende e multinazionali sono frenate nell’investire in acquisto di edifici da destinare al proprio personale. Dall’altro lato della medaglia, però, vengono valutati tutti i rischi dello smart working a lungo termine. Si sa, il contatto umano aumenta anche la produttività.

Ecco che quindi verranno ad assumere un ruolo centrale gli spazi di co-working e la nuova concezione di “smart office”: luoghi in cui, grazie alla digitalizzazione delle fasi del lavoro, verranno meno molte attrezzature come armadi, fotocopiatrici che in genere occupano spazio. Gli ambienti quindi saranno più liberi e potrà essere garantito un maggior distanziamento sociale.