Qual è la verità sulla nuova legge ristrutturazioni obbligatorie che interesserà tutte o quasi le case italiani? Si continua a parlare da giorni della nuova proposta di legge europea che punta a ridurre l’inquinamento derivante da case e altri immobili imponendo un nuovo obbligo di ristrutturazione per alcune tipologie di case.
L’Europa punta, infatti, a garantire maggiore efficientamento energetico degli edifici, imponendo l’obbligo di ristrutturazione per alcune case ed edifici, con l’obiettivo, entro il 2030, di avere tutti gli immobili sia residenziali e sia non residenziali in classe energetica E. Il piano sembra decisamente ambizioso ma vediamo qual è la verità in merito.
Cosa prevede, posizioni e vantaggi della nuova legge europea sulle ristrutturazioni obbligatorie: necessari incentivi e misure ad hoc per sostenere i lavori
Qual è la verità sulla nuova legge ristrutturazioni obbligatorie che interesserà tutte o quasi le case italiani? Si continua a parlare da giorni della nuova proposta di legge europea che punta a ridurre l’inquinamento derivante da case e altri immobili imponendo un nuovo obbligo di ristrutturazione per alcune tipologie di case.
L’Europa punta, infatti, a garantire maggiore efficientamento energetico degli edifici, imponendo l’obbligo di ristrutturazione per alcune case ed edifici, con l’obiettivo, entro il 2030, di avere tutti gli immobili sia residenziali e sia non residenziali in classe energetica E. Il piano sembra decisamente ambizioso ma vediamo qual è la verità in merito.
- Nuova legge ristrutturazioni obbligatorie case italiani cosa prevede
- Qual è la verità sulla nuova legge ristrutturazioni obbligatorie
Nuova legge ristrutturazioni obbligatorie case italiani cosa prevede
La nuova legge sulle ristrutturazioni obbligatorie per case degli italiani prevede nel dettaglio che tutte le case e gli immobili di classe energetica inferiore alle E siano ristrutturate in modo da raggiungere almeno la classe energetica E ma si tratta di un primo step di ristrutturazioni edilizie.
Il primo traguardo è, infatti, per il 2023 con edifici tutti di classe energetica E, ma la nuova direttiva prevede successivi passaggio nel lungo periodo, per arrivare al 2040-2050 con case ed edifici del tutto ad emissioni zero. Inoltre, a partire dal 2030 gli APE saranno obbligatori per tutte le nuove costruzioni.
Gli step previsti dalla nuova direttiva europea sono i seguenti:
- entro il 2030 tutti gli edifici residenziali dovranno raggiungere almeno la classe energetica E;
- entro il 2033 la classe energetica da raggiungere dovrà essere la D;
- entro il 2040 si dovrà raggiungere un livello tale da garantire un parco immobiliare a zero emissioni entro il 2050.
Stando a quanto previsto dalla nuova legge europea, l’obbligo di ristrutturazione varrà per tutte le case e gli edifici che siano di classe inferiore a E. La nuova legge europea che impone l’obbligo di ristrutturazione delle case in classe energetica bassa deve ancora diventare legge ufficiale dell’Ue e molti partiti europei stanno lavorando su un doppio binario: sia ridimensionarla e sia cercare di avere bonus e facilitazioni per agevolare i lavori di ristrutturazione obbligatoria nonchè di prolungare il periodo di scadenza, non entro il 20230 ma più avanti.
Qual è la verità sulla nuova legge ristrutturazioni obbligatorie
La nuova legge europeo sull’obbligo di ristrutturazione casa, come detto, non è ancora ufficiale per cui non c’è una reale fretta nel mettersi a lavoro per adeguare la propria casa alle più efficienti classi energetiche.
Ma quando lo diventerà potrebbe essere una legge importante e positiva purchè sostenuta da giuste condizioni: se, infatti, saranno definite relative agevolazioni per aiutare i cittadini che devono effettuare obbligatoriamente i lavori di ristrutturazione della propria casa per renderla più efficiente da un punto di vista energetico, allora diventerebbe una legge importante, volano per l’economia, perché contribuirebbe e rimettere in moto la macchina economica edilizia, con tutto il suo indotto, per le case da rifare, da un lato, e dall’altro sarebbe positiva per impatto ambientale e anche per la sicurezza delle case.
Non tutti i partiti politici italiani sono d’accordo con la nuova legge europea sull’obbligo di ristrutturazione delle case per adeguare tutti gli immobili residenziali ad una determinata classe energetica entro il 2030, perché si tratterebbe di una legge che non terrebbe conto delle diversità che caratterizzano gli Stati membri e soprattutto le particolarità dell’edilizia e urbanistica italiana e del patrimonio immobiliare italiano.
Per questo motivo, la Lega ha già presentato una mozione per impegnare il Governo ad intervenire per scongiurare l’introduzione delle nuove norme sull’efficienza energetica nell’edilizia, ma il ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, ha assicurato che l’esecutivo prenderà tutte le iniziative necessarie perché il testo finale preveda norme che siano compatibili con la peculiarità del patrimonio edilizio italiano e che ne permettano una graduale riqualificazione contribuendo ad incrementarne il valore, anticipando, allo stesso tempo, la necessità di incentivi dagli Stati e con il sostegno dell’Ue per portare a compimento quanto dalla stessa Ue predisposto.