Le nuove regole in vigore per accedere al bonus mobili 2023, con alcune specifiche sugli elettrodomestici ammessi e su chi potrà beneficiarne.
Cos’è il bonus mobili e come funziona
Il bonus mobili nasce grazie al DL 63 del 2013, ed è stato prorogato con nuovi importi tramite l’ultima Legge di Bilancio fino al 2024.
Se hai già idea di quanto costa un trasloco, quindi, sarai felice di sapere che è possibile accedere a degli incentivi per elettrodomestici e a delle detrazioni importanti per l’acquisto di nuovi mobili.
In poche parole, infatti, il bonus mobili 2023, come anche quelli passati, consente di godere di una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di grandi elettrodomestici e mobili che dovranno essere utilizzati per un immobile in ristrutturazione.
La differenza principale rispetto al bonus elettrodomestici e mobili del 2022 è che adesso il tetto massimo di spesa è di 8.000 euro, mentre per il 2024 la soglia sarà abbassata a 5.000 euro. Gli anni precedenti, invece, il bonus mobili prevedeva una detrazione del 50% su una spesa pari a 16.000 euro (2021) e 10.000 euro (2022).
Accedere alla detrazione elettrodomestici è molto semplice, in quanto basta effettuare il pagamento tramite carta di credito, debito o tramite bonifico, ricordandosi di acquistare solamente i beni previsti dalla normativa.
Una specifica da non sottovalutare, però, è che l’agevolazione non è indipendente per ogni nucleo familiare, ma è legata unicamente al recupero del patrimonio edilizio. Di conseguenza, nella guida dell’Agenzia delle Entrate viene specificato che se le spese di ristrutturazione vengono sostenute da un coniuge, mentre le spese per arredare l’immobile vengono sostenute dall’altro, il bonus non verrà erogato.
Bonus mobili 2023: chi può accedere?
Per accedere al bonus mobili 2023, bisogna comprare dei mobili o elettrodomestici nuovi entro il 2024, rispettando le seguenti classi di efficienza energetica:
- classe A o superiore per i forni;
- classe E o superiore per lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie;
- classe F o superiore per congelatori e frigoriferi.
Inoltre, il beneficiario deve aver realizzato operazioni di ristrutturazione almeno dal 1° gennaio dell’anno precedente l’acquisto. La detrazione sarà ammessa anche se i beni vengono acquistati tramite finanziamento, a condizione che i pagamenti vengano effettuati secondo le modalità previste dalla normativa.
È altresì importante conservare l’attestazione del pagamento (ricevuta) e le fatture di acquisto riportanti natura, qualità e quantità dei beni acquisiti.
Su quali prodotti si può ricevere il bonus elettrodomestici?
Se non sai come mettere da parte del denaro o, comunque, vuoi risparmiare sulla ristrutturazione del tuo immobile, accedere al bonus mobili 2023 potrebbe essere la soluzione ideale.
Se con 8.000 euro si può già arredare casa o, comunque, si possono rinnovare diversi spazi di un immobile, la spesa si riduce drasticamente se accediamo ad un Irpef ridotta del 50%.
L’importante, in questo senso, è comprare i prodotti giusti per accedere al bonus arredamento o, perlomeno, al bonus elettrodomestici. Tra questi, rientrano:
- mobili nuovi, tra cui scrivanie, divani, poltrone, sedie, librerie e sistemi di illuminazione ad alta efficienza energetica, anche se non rientrano nel bonus prodotti come tende, pavimenti e complementi di arredo;
- elettrodomestici di grandi dimensioni e dall’elevata classe energetica, tra cui forni di classe A, lavatrici non inferiori alla classe E, e frigoriferi/congelatori non inferiori alla classe F. Si può anche ricevere la detrazione su elettrodomestici senza etichetta, purché questa non sia prevista su quel prodotto specifico.
Visto l’obbligo di comprare dispositivi ad alta efficienza energetica, accedere al bonus mobili 2023 può essere anche una buona idea per iniziare a gestire e pianificare le spese di casa al meglio, diminuendo i costi in bolletta e riducendo notevolmente l’impatto ambientale.
Al momento dell’acquisto, dovrai ricordarti di inviare una richiesta all’ENEA, che mette a disposizione una tabella completa con tutte le specifiche relative all’efficienza energetica e i metodi di trasmissione della domanda per poter accedere al bonus mobili 2023.
Bonus mobili senza ristrutturazione: è possibile ottenerlo?
Adesso che sai il bonus mobili come funziona, molto probabilmente ti stai chiedendo se è possibile ottenere detrazione e incentivi su elettrodomestici anche senza ristrutturazione. La risposta generale è no, non si può accedere al bonus per elettrodomestici e mobili senza ristrutturazione.
Tuttavia, bisogna fare chiarezza su questo concetto, in quanto con ristrutturazione l’Agenzia delle Entrate non si riferisce soltanto agli interventi invasivi e di grossa portata. D’altronde, ristrutturare casa non significa necessariamente raderla al suolo e ricostruirla da zero.
A tal proposito, è vero che il bonus mobili è previsto per gli interventi di manutenzione straordinaria, ma tra le varie operazioni di ristrutturazione sono incluse anche:
- realizzazione di servizi igienicosanitari;
- ristrutturazione e realizzazione di scale;
- operazioni di sostituzione infissi;
- installazione di ascensori, recinzioni e cancelli;
- operazioni di ricostruzione a seguito di eventi calamitosi;
- risanamento delle parti comuni di edifici residenziali;
- modifica della facciata;
- realizzazione di una mansarda o di un balcone;
- apertura di nuove porte e finestre;
A ciò si aggiungono le operazioni di miglioramento energetico, come l’installazione di sistemi di climatizzazione ad alta efficienza e lavori per l’installazione di stufe a pellet.
Per i lavori di manutenzione ordinaria quali tinteggiatura, ristrutturazione dei pavimenti e operazioni come la creazione di un box auto, invece, non è previsto alcun incentivo o bonus arredamento.
Dall’altro lato, per tutti i lavori non coperti dal bonus mobili 2023, si può accedere ad altri tipi di agevolazioni come il Superbonus.
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Questo articolo è stato scritto estrapolando informazioni provenienti da fonti e siti ufficiali, cercando di spiegare il tutto nel modo più semplice possibile ma allo stesso tempo mantenendo la massima accuratezza. Tuttavia, N26 non è un sito governativo e, di conseguenza, potrebbe non essere aggiornato in tempo reale circa eventuali modifiche delle normative. Ti invitiamo quindi a consultare sempre la Gazzetta Ufficiale del Governo, fonte ufficiale di conoscenza delle norme in vigore in Italia.