Servirà «una valutazione finale da fare solo con i dati di assestamento e alla luce dei numeri non negativi del terzo trimestre», ma «la cedolare secca senza le limitazioni attuali rimane allo studio del governo». Che potrebbe significare, ad esempio, l’estensione del beneficio fiscale sugli affitti, per ora rivolto solo alle persone fisiche e per le abitazioni, anche agli esercizi commerciali. Una novità che potrebbe entrare direttamente nella prossima legge di Bilancio, come annuncia la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli intervenendo al convegno del Coordinamento legali di Confedilizia a Piacenza. E che, come assicura il sottosegretario all’Economia Alessio Villarosa, vede l’impegno anche del presidente del Consiglio Giuseppe Conte: «Più volte ha detto che la vorrà fare».
Il sottosegretario Villarosa si spinge oltre promettendo ai proprietari di casa anche interventi per «i canoni non riscossi» e «sulla proroga degli sfratti», come chiesto dall’associazione: «Una proposta che porterò avanti per garantire loro un contributo». Tra i vari interventi in piena emergenza Covid, il governo ha previsto infatti anche il blocco degli sfratti fino al 31 dicembre 2020.
Confedilizia, attraverso il suo presidente nazionale Giorgio Spaziani Testa, chiede che i «proprietari di immobili non vengano dimenticati, dopo i tanti soggetti che hanno ottenuto ristoro per alleviare gli effetti della pandemia: ci sono tante famiglie che hanno negli affitti una forma di reddito che con l’emergenza Covid è venuta meno». Tra le altre richieste dall’associazione anche l’estensione «almeno fino alla fine dell’anno» del credito d’imposta del 60% per negozi, bar e ristoranti, l’eliminazione «dell’assurda regola della tassazione dei canoni non percepiti» e la riduzione dell’Imu, «una vera e propria patrimoniale». La ministra De Micheli assicura: «Non ci saranno aumenti delle imposte, stiamo cercando di lavorare esattamente sul fronte opposto».
È aperto infatti il cantiere della nuova legge di Bilancio. Entro la fine del mese dovrebbe arrivare la Nota di aggiornamento del Def (Nadef), il primo passo della manovra: nelle ultime versioni il governo avrebbe ritoccato la stima del calo del Pil nel 2020 a -9%, dall’8% calcolato lo scorso aprile, un dato che resterebbe sotto la doppia cifra e aiuterebbe quel «rimbalzo» più volte invocato dal ministro dell’Economia Roberto Gualtieri per il 2021, anche grazie al Recovery Fund che secondo la Nadef potrebbe tradursi in una crescita tra il 5 e il 6%. Ma intanto martedì, al Senato comincerà l’esame del dl Agosto con oltre 2.600 emendamenti: ci sono ancora 250 milioni di euro in aiuti e interventi.
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Fonte: Ilcorriere.ir