
La Banca Centrale Europea ha confermato il secondo taglio dei tassi di interesse del 2025, proseguendo nella politica di allentamento monetario avviata l’anno precedente.
I cinque interventi consecutivi della BCE, avvenuti tra giugno 2024 e gennaio 2025, hanno già favorito una ripresa significativa della domanda di mutui. Questo trend si è rafforzato ulteriormente a febbraio 2025, con un’impennata delle richieste di finanziamento, specialmente grazie alle surroghe.
Secondo WeUnit.it, il mese di febbraio 2025 ha registrato un aumento del 33,26% nelle richieste di mutui rispetto allo stesso mese del 2024, con oltre 460 pratiche in più elaborate.
Complessivamente, tra il 1° gennaio e il 28 febbraio 2025, le domande di mutuo hanno raggiunto quota 1.859, contro le 1.395 dello stesso periodo dell’anno precedente.
L’analisi delle finalità della riduzione tassi di mutuo 2025 evidenzia che l’82,13% delle richieste è stato destinato all’acquisto di un immobile.
La quota di richieste per ristrutturazioni si è fermata all’1,80%, mentre le surroghe hanno registrato una crescita notevole, attestandosi all’8,2% e mostrando una tendenza positiva che potrebbe portarle a superare la doppia cifra ad aprile.
Andrea Cobianchi, Direttore Commerciale di WeUnit.it, ha sottolineato che il mercato dei mutui è in forte espansione grazie alla costante riduzione dei tassi di mutuo nel 2025.
Prevede inoltre un’ulteriore crescita delle richieste, con un incremento stabile delle surroghe nei prossimi mesi.
Parallelamente, l’inflazione in Italia è salita all’1,70% a febbraio 2025, contro l’1,50% di gennaio.
Secondo le previsioni, l’inflazione potrebbe raggiungere l’1,90% entro fine trimestre, spinta dall’aumento dei costi energetici.
La BCE punta a mantenere un equilibrio tra la crescita economica e il controllo dell’inflazione.
Con la prossima riunione della BCE all’orizzonte, si attende se la politica monetaria seguirà ulteriori tagli o adotterà una strategia più prudente.
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